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STROPPA: PER FAR FRONTE A CRITICITÀ SERVE SFORZO SINERGICO DI TUTTI

Dell’anello essenziale rappresentato dalla distribuzione intermedia non è possibile fare a meno e uno scenario in cui questo fosse del tutto assente vedrebbe dissolversi quel servizio assistenziale, di tutela della salute, di prossimità che abbiamo oggi. A fare la riflessione durante i lavori della VIII Convention, organizzata, insieme a Federfarma Servizi, a Milano, Maurizio Stroppa, direttore generale di FederFARMA.CO, che rimarca il valore del comparto e la necessità di tutelarlo.

 

Durante la sessione dedicata a FederFARMA.CO», ha spiegato Stroppa a F-online, «abbiamo fatto il punto sul percorso evolutivo intrapreso, gli asset su cui la Centrale può contare, il ruolo di supporto alle aziende e alle farmacie, la valorizzazione della Pharmaceutical Care – fulcro indispensabile per il rilancio della sanità territoriale -, anche attraverso i progetti di Sistema Farmacia Italia, così come sulle sfide future».
Ma a emergere, dalla due giorni di lavori, è soprattutto un messaggio: «Abbiamo provato a ipotizzare uno scenario in cui non vi sia la distribuzione intermedia. Il risultato è l’impossibilità di realizzare quel servizio assistenziale, capillare e tempestivo, che oggi consente di avere disponibili nelle farmacie di tutto il territorio – e di rimando ai pazienti – farmaci, dispositivi, vaccini e ogni bene necessario alla tutela della salute. Dell’anello essenziale della distribuzione intermedia non si può fare a meno e questo è un concetto che è stato riconosciuto anche dalla politica».

 

La situazione attuale, va detto, «è di estrema criticità e, anche per il prossimo anno, con oneri finanziari e un aumento inflattivo così elevati, le attese non sono di un miglioramento. Da parte nostra e della distribuzione intermedia è richiesto uno sforzo sinergico per arginare la situazione. Ognuno deve fare la sua parte e anche le aziende della filiera del farmaco sono chiamate a mettere in campo tutti gli strumenti necessari per ottenere la massima efficienza, mantenendo invariata la qualità e sicurezza del servizio». Questo, tuttavia, «potrebbe non essere sufficiente: sempre di più è evidente quanto sia necessario un supporto che arrivi da parte della politica e delle Istituzioni, per rinforzare proprio quegli snodi dove il servizio è più a rischio. L’accessibilità, l’assistenza universalistica al cittadino è un bene da salvaguardare, ma occorre essere consapevoli che il sistema della sanità territoriale funziona se viene tutelato in tutte le sue componenti».

 

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