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«Pronto diabete»: campagna di informazione per pazienti e caregiver con consulenze gratuite.

Obiettivo è informare sull’attuale approccio nella gestione del diabete mellito di tipo 2 che, oltre alla cura della malattia, mira anche alla prevenzione delle complicanze, promuovendo l’educazione e la responsabilizzazione dei malati. (leggi l’articolo completo su Corrire.it)

Sono circa 500 milioni le persone con diabete di tipo 2 diagnosticato a livello mondiale, circa 4 milioni in Italia a cui si aggiunge un altro milione e mezzo che non sa di averlo.
Compare generalmente dopo i 40 anni, ma l’età si sta abbassando e sta diventando sempre più frequente nei giovani adulti e anche nei bambini a causa di stili di vita scorretti. Se trascurato o non ben curato può causare danni anche importanti a carico degli occhi, dei reni, dei nervi, delle arterie e del cuore. Le principali complicanze del diabete di tipo 2 sono: malattia renale cronica e scompenso cardiaco.

La campagna: consulenze gratuite

Presentata a Milano la campagna «Pronto Diabete» che, dal 10 al 28 giugno, mette a disposizione dei pazienti con diabete mellito di tipo 2 consulenze specialistiche gratuite con un diabetologo presso circa 50 centri in Italia, prenotabili al Numero Verde 800042747 e sul sito www.prontoDiabete.it.

L’iniziativa, patrocinata dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) e dall’Associazione Medici Diabetologi (AMD), con l’adesione di Diabete Italia e Sistema Farmacia Italia e in partnership con AstraZeneca ha l’obiettivo di sensibilizzare i pazienti sull’importanza di tenere sotto controllo la patologia, promuovere l’informazione e l’educazione e prevenire l’insorgenza delle complicanze renali e cardiovascolari incentivando la diagnosi precoce. Sarà possibile recarsi presso le farmacie che hanno aderito all’iniziativa e ricevere screening diagnostici per la prevenzione e valutazione del rischio renale.

Le complicanze del diabete

«Il diabete di tipo 2 è tra le patologie a più elevato impatto economico e sociale: in Italia, si stima siano quasi il 6,6% della popolazione cui si aggiunge un sommerso di oltre un milione di persone che non sanno di averlo e altri 4 milioni che rischiano di svilupparlo – spiega il Professor Riccardo Candido, Presidente AMD-. È una patologia cronica caratterizzata da alti livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e con un’elevata prevalenza di malattia cardiorenale, scompenso cardiaco nel 6–10 percento e malattia renale cronica nel 30–40 percento. Sono condizioni gravi che, separatamente e in combinazione, sono associate a un elevato rischio cardiovascolare e di mortalità e a un incremento dei costi sanitari, in particolare nelle persone con diabete determinano un importante impatto anche sul sistema sanitario nazionale. Sono circa 9miliardi di euro i fondi spesi all’anno per il diabete e buona parte vengono utilizzati per le ospedalizzazioni dovute alle complicanze. E – continua l’esperto – nello specifico, la spesa media di un paziente ammonta a 2.900 euro all’anno, ma nel caso le complicanze siano 3 o 4 il costo sale a fino a 7.400 euro. Secondo gli Annali AMD 2023 – prosegue Candido -, che fanno una fotografia dell’assistenza specialistica alle persone con diabete in Italia, è in rapida crescita (+6,8% rispetto all’anno precedente) il numero di persone trattate con farmaci come gli SGLT2 inibitori che hanno dimostrato di essere particolarmente efficaci nel prevenire scompenso cardiaco e malattia renale cronica».

Gli studi

Nel mondo il 70 percento delle morti sono causate da patologie croniche e, in Italia, nel 2021 circa 24 milioni di abitanti ne avevano almeno una, numero che continuerà ad aumentare nei prossimi anni.
Diabete, malattie cardiache e malattia renale cronica rientrano tra le cronicità più diffuse, dunque è importante identificare, diagnosticare e trattare i pazienti nella maniera più tempestiva ed efficace.
«La storia di un paziente con diabete di tipo 2 è iniziata anni prima della diagnosi e nel 50 percento dei casi le complicanze sono già presenti all’esordio – spiega il Professor Angelo Avogaro, Presidente di SID -. L’otto percento di tutti gli infarti si associano a una diagnosi di diabete. Mantenere costante il compenso glicemico è fondamentale per ridurre il rischio di complicanze che hanno un forte impatto sulla qualità di vita. Lo scompenso cardiaco è la prima causa di ospedalizzazione per le persone con diabete in Italia e l’insufficienza renale colpisce il 40 percento dei pazienti. L’elevata prevalenza di queste patologie e i rischi associati alla loro insorgenza e progressione mostrano un importante bisogno clinico insoddisfatto che dovrebbe essere preso in considerazione quando si scelgono strategie preventive nelle fasi iniziali del trattamento del diabete, tenendo conto delle chiare direzioni che gli algoritmi terapeutici delle linee guida forniscono. Infatti, aumentano sempre più le evidenze scientifiche, anche con dati di real world, come lo studio DARWIN-RENAL, che confermano i benefici dell’uso precoce di terapie innovative per prevenire e ritardare il progredire delle complicanze renali nei pazienti diabetici. E – continua l’esperto – per una corretta gestione della malattia occorre una tempestiva ed efficace presa in carico del paziente attraverso l’adozione di strategie preventive, di controlli periodici, e di una stretta collaborazione tra specialisti, medicina territoriale e farmacisti».

Le farmacie

«Sono circa 20mila le farmacie in Italia e svolgono un ruolo fondamentale per i pazienti di counseling e per l’aderenza terapeutica. Per questa ragione possono diventare un ulteriore punto di riferimento di prossimità per i pazienti, in linea con quanto si sta delineando a livello legislativo, grazie a una maggiore prossimità territoriale del sistema sanitario – spiega il Dottor Alessandro Rosso di Sistema Farmacia Italia-. Pronto Diabete rappresenta un’occasione per andare in questa direzione e fornire un supporto concreto ai pazienti nella gestione della loro patologia».

Obiettivo della campagna è informare pazienti e opinione pubblica sull’attuale approccio nella gestione del diabete mellito di tipo 2 che, oltre alla cura della malattia, mira anche alla prevenzione delle complicanze, promuovendo l’educazione e la responsabilizzazione di pazienti e caregiver.
«Iniziative come Pronto Diabete che, oltre a mantenere alta l’attenzione sul diabete di tipo 2, mirano a fornire un supporto concreto per una patologia fortemente impattante sulla qualità di vita. Le persone con diabete di tipo 2 molto spesso tendono a minimizzare la propria patologia non sottoponendosi a controlli periodici e sottovalutandone le possibili complicanze cardiovascolari e renali – informa l’ingegnere Stefano Nervo, Presidente di Diabete Italia -. Pronto Diabete rappresenta un’importante occasione per aumentare la consapevolezza sulla malattia, promuovere una corretta informazione e fornire un supporto concreto ai pazienti nell’ottica di prevenire o diagnosticare in maniera tempestiva le complicanze cardiorenali del Diabete di Tipo 2 e migliorare l’aderenza terapeutica».